Loretta Sebastiani
Classificazione degli esseri viventi
Fin dal passato si è sentita l'esigenza di descrivere gli esseri viventi per poterli raggruppare e classificare.
Aristotele è stato uno dei primi a provarci. Con il progredire della conoscenza però si era arrivati all'assurdo che per classificare un animale o una pianta era necessaria un'intera frase di 15 vocaboli tra sostantivi ed aggettivi.
La nomenclatura binomiale proposta da Linneo nel XVIII secolo è stata il fulcro della prima vera classificazione moderna.
Ancora oggi il suo imponente lavoro su piante ed animali è in moltissimi casi valido, almeno per quanto riguarda genere e specie.
I passi successivi sono stati dettati dalle scoperte relative alle forme di vita microscopica.
Ai due regni linneani di piante ed animali è stato aggiunto dapprima quello dei protisti.
Nel 1925 è stata riconosciuta la differenza strutturale tra cellule eucariote e procariote e quindi ci si è basati su due domini: procarioti ed eucarioti.
Tredici anni dopo, con la proposta di un nuovo regno, i monera, in cui erano inclusi batteri e alghe primitive, i regni sono diventati 4 (monera, protisti, piante e animali).
Fino a quel momento i funghi non erano saliti al rango di regno. Tale scelta la si deve a Whittaker che propose la sua classificazione basata su monera, protisti, funghi, piante ed animali.
La fine del secolo scorso ha visto grandi cambiamenti e in tempi veloci. Tutto questo si può spiegare con le innovazioni tecnologiche e i nuovi strumenti di ricerca basati sull'RNA e sul DNA.
La scoperta degli archeobatteri è stata sicuramente quella che ha provocato i più grandi cambiamenti.
Il microbiologo Woese che per primo li ha definiti, li ha inseriti in un regno nel 1977 portando così il totale a 6. Per poi proporre, a distanza di soli 13 anni, tre soli domini: batteri, archeobatteri ed eucarioti.
Un altro nome illustre è Cavalier-Smith che ha individuato un nuovo regno (Chromista) e in base alla sua scoperta ha proposto un modello su 6 regni (batteri, protozoi, cromisti, piante funghi e animali).
Nel 2015 Ruggiero ha revisionato il tutto fissando a 7 i regni. Ha suddiviso di nuovo i batteri in batteri veri ed archeobatteri e ha lasciato intatti gli altri regni di Cavalier-Smith.
Da questa storia così complessa e ricca di "colpi di scena" si può dedurre facilmente che il mondo dei microrganismi continua a riservare delle scoperte insospettabili fino a poco tempo su cui si moltiplicano le proposte.
Non tutte sono accettate dal mondo scientifico innescando discussioni e confronti.
La presentazione sottostante ripercorre quanto schematizzato in queste poche righe, offrendo anche spunti per ulteriori indagini e qualche cenno ai taxa.
Do you CLIL? Passage from The History of Animals by Aristotle
Read this passage from The History of Animals translated by D'Arcy Thompson.
It reveals the accuracy of the philosopher's observations.
"Of molluscs the sepia is the most cunning, and is the only species that employs its dark liquid for the sake of concealment as well as from fear: the octopus and calamary make the discharge solely from fear.
These creatures never discharge the pigment in its entirety; and after a discharge the pigment accumulates again.
The sepia, as has been said, often uses its colouring pigment for concealment; it shows itself in front of the pigment and then retreats back into it; it also hunts with its long tentacles not only little fishes, but oftentimes even mullets.
The octopus is a stupid creature, for it will approach a man's hand if it be lowered in the water; but it is neat and thrifty in its habits: that is, it lays up stores in its nest, and, after eating up all that is eatable,
it ejects the shells and sheaths of crabs and shell-fish, and the skeletons of little fishes. seeks its prey by so changing its colour as to render it like the colour of the stones adjacent to it; it does so also when alarmed."
Sir D'Arcy Thompson (1860 -1948) was a Scottish biologist and mathematician.
Per approfondire
Sir D'Arcy Thompson è conosciuto per aver scritto "On Growth and Form" pubblicato nel 1917 in cui spiega la teoria della morfogenesi.
Ma che cosa è la morfogenesi? e come mai era attratto dagli studi di Aristotele? e perché tra i suoi ispiratori c'è Alan Turing?
Trovare queste risposte significa capire meglio come mai nello stesso individuo possono convivere due passioni solo apparentemente così contrastanti come la biologia e la matematica.
Per una didattica delle competenze
Lo studio del regno dei cromisti è utile per cercare di capire come si sta muovendo il settore della ricerca nell'ambito della tassonomia.
Per il momento i cromisti sono trascurati dalla maggior parte dei libri di testo. Per questo motivo rappresentano un punto di partenza perfetto per cercare notizie in Rete sull'argomento.
- Fig. 1 Forme di vita
- Di en:User:Justin - The photos used:
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File:Anthidium_September_2007-2.jpg, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2917606